REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
Anno
Scolastico 2012-2013
PARTE
PRIMA
Il Consiglio
d’Istituto di Induno Olona, nella formulazione del Regolamento
Interno delle scuole, ha tenuto conto:
- della Costituzione dello Stato
Italiano e delle leggi vigenti;
- della
necessità di stabilire criteri generali per il buon
funzionamento della vita scolastica, in considerazione che solo una
disciplinata organizzazione interna può offrire all'utente un
pubblico servizio valido e funzionale;
-
della coscienza che la scuola deve considerarsi centro di promozione
culturale, sociale e civile;
-
dell'esigenza di superare anacronistici individualismi per la
attuazione nella scuola dei principi democratici cui si ispirano i
Decreti Delegati;
-
della legge 148/90 che ha riformato l'ordinamento della scuola
primaria.
ART.
1 - ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO
I. Gli Organi Collegiali dell’istituto
Comprensivo di Induno Olona sono i seguenti:
1.
Consiglio di Istituto;
2.
Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto;
3.
Collegio dei Docenti della Scuola dell’Infanzia Statale;
4.
Collegio dei Docenti della Scuola Primaria Statale;
5.
Collegio dei docenti della Scuola Secondaria di primo grado Statale
6.
Consigli d'Interclasse della Scuola Primaria Statale;
7.
Consigli d'Intersezione della Scuola dell’Infanzia Statale;
8.
Consigli di classe della Scuola Secondaria di primo grado Statale.
ART.
2 - COMPETENZE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
1.
Il Consiglio dì Istituto elabora e adotta gli indirizzi
generali e determina le forme di autofinanziamento.
2.
Esso delibera il Programma annuale e il conto consuntivo e dispone in
ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il
funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto.
3.
Il Consiglio di Istituto, fatte salve le competenze del Collegio dei
docenti e dei consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione, ha
potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne
l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività
della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio,
nelle seguenti materie:
- adozione del regolamento interno
dell’Istituto che deve, fra l'altro, stabilire le modalità
per l'uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive, per la
vigilanza degli alunni durante l'ingresso e la permanenza degli
stessi a scuola nonché durante l'uscita dalla medesima, per la
partecipazione al pubblico delle sedute del Consiglio;
- acquisto, rinnovo e conservazione
delle attrezzature tecnico scientifiche e dei sussidi didattici,
compresi quelli audiotelevisivi, telematici ed informatici e le
dotazioni librarie, e acquisto dei materiali di consumo occorrenti
per le esercitazioni;
-
adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze
ambientali;
-
criteri generali per la programmazione educativa;
- criteri per la programmazione e
l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche,
extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di
sostegno, alle libere attività complementari, alle visite
guidate e ai viaggi d'istruzione;
- promozione di contatti con altre
scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazione e di
esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione;
- partecipazione dell’Istituto
ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare
interesse educativo;
- forme e modalità per lo
svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte
dall’Istituto.
4. Il
Consiglio di Istituto indica, altresì, i criteri generali
relativi alla formazione delle classi, allo adattamento dell'orario
delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle
condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli
di Classe, Interclasse e Intersezione; esprime parere sull'andamento
generale e amministrativo dell’Istituto e stabilisce i criteri
per l'espletamento dei servizi amministrativi.
5. Esercita le funzioni in materia di
sperimentazione ed aggiornamento .
6. Esercita le competenze in materia
di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
7.
Delibera, sentito per gli aspetti didattici il collegio dei docenti,
le iniziative dirette alla educazione alla salute e alla prevenzione
delle tossicodipendenze previste dall'art. 106 del T.U. n, 309 dei
1990.
8.
Si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal testo unico,
dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza.
ART.
3 - COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Con
popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da
19 componenti, di cui 8 rappresentanti dei personale docente, 2 del
personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 8 genitori degli
alunni, il Dirigente Scolastico.
ART.
4 - NOMINA DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO
I.
Vista la proclamazione degli eletti effettuata dal primo seggio
elettorale, scaduti i termini per i ricorsi, i membri dei Consiglio
di Istituto sono nominati con Decreto del Dirigente Scolastico su
delega del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico
Regionale.
ART.
5 - ELEZIONE PRESIDENTENTE E VICEPRESIDENTE
1.
Nella prima seduta il Consiglio di Istituto è presieduto dal
Dirigente Scolastico ed elegge tra i rappresentanti dei genitori il
proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono
candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E' considerato
eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta
rispetto al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si
raggiunga detta maggioranza in prima votazione, il Presidente è
eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati
presenti alla seduta la metà più uno dei componenti in
carica. A parità di voti si procede con un'ulteriore
votazione.
2.
Il Consiglio elegge anche un vice presidente da votarsi tra i
genitori componenti il Consiglio stesso secondo le stesse modalità
previste per l'elezione del Presidente.
ART.6
- CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO: MODALITA'
1.
La prima convocazione, immediatamente successiva alla nomina dei
membri, è disposta dal Dirigente Scolastico; le successive dal
Presidente del Consiglio, sentita la Giunta Esecutiva, ogni qualvolta
egli lo ritenga opportuno, e comunque ordinariamente durante l'anno
scolastico almeno 5 volte.
2.
Il Consiglio deve essere convocato ogni qualvolta ne venga fatta
richiesta da almeno un terzo dei membri del Consiglio. Nella
richiesta di convocazione del Consiglio debbono essere specificati
una data indicativa e uno o più argomenti da trattare. Il
Collegio dei Docenti, le assemblee di classe, le riunioni di Classe,
Interclasse, di Intersezione possono avanzare delle proposte al
Consiglio di Istituto per la discussione. E' facoltà del
Presidente, sentiti i richiedenti e la Giunta, di anticipare o
dilazionare la convocazione al fine di raggruppare eventuali altre
richieste.
3.
Il Presidente convoca il Consiglio con almeno 5 giorni di anticipo
sulla data della riunione, la lettera di convocazione deve essere
consegnata o inviata con i mezzi ritenuti più idonei. In caso
di urgenza la convocazione può essere fatta 24 ore prima
mediante fonogramma.
ART.
7 - FORMAZIONE ORDINE DEL GIORNO E SUA EVENTUALE VARIAZIONE
1.
Salvo i casi di cui all'art. 3, l'ordine del giorno della
convocazione è formulato dal Presidente su proposta della
Giunta Esecutiva. Esso deve contenere argomenti ben specifici e non
indicazioni generiche. Copia di detto ordine deve essere affissa
all'Albo e in copia esposto nei vari plessi.
2.
Per discutere o votare su argomenti urgenti, che non siano all'ordine
del giorno è necessaria una deliberazione del Consiglio
adottata all'unanimità dei presenti. Nel caso non si raggiunga
l'unanimità dette proposte saranno prese in esame nella seduta
immediatamente successiva. La proposta di variazione può
venire formulata da qualsiasi membro del Consiglio e può
essere illustrata brevemente solo dal proponente; è inoltre
consentito ad altro membro dei Consiglio di illustrare brevemente i
motivi contrari alla proposta di variazione.
ART.
8 - SEDE DELLE RIUNIONI
1.
Il Consiglio si riunisce di norma nella sede dell’Istituto.
Nei casi particolari o quando sì tratta di un problema
specifico di un plesso, la riunione potrà avvenire in quel
plesso, su decisione unanime della Giunta Esecutiva e del Presidente.
ART.
9 - PUBBLICITA' DELLE SEDUTE
1.
Le sedute sono pubbliche nel senso che possono assistervi, senza
diritto di parola e di voto, tutti i genitori degli alunni
frequentanti le scuole dell’Istituto e tutto il personale
docente e A. T. A in servizio. Non è ammesso il pubblico
quando sì discute in merito all'operato di singole persone, a
meno che gli interessati non lo richiedano.
2.
Il Consiglio può invitare alla discussione persone esterne ad
esso in qualità di consulenti per il chiarimento e/o la
soluzione di specifici problemi, anche su indicazione degli altri
Organi Collegiali. In ogni caso essi non avranno mai diritto di voto
ART.
10 - PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI
1.
In ogni seduta, a cura del segretario designato dal Presidente, è
redatto un processo verbale, che deve contenere i nomi di coloro che
hanno partecipato e degli assenti con o senza giustificato motivo ed,
eventualmente a richiesta, la motivazione di voto.
2.
Il processo verbale è firmato dal Presidente e dal segretario
e deve essere depositato in Segreteria entro 5 giorni dalla seduta;
tutti gli elettori della scuola hanno diritto a prenderne visione,
salvo processi verbali riguardanti singole persone.
3.
Gli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicate all'Albo entro
8 giorni dalla seduta e devono restarvi affissi per almeno 10
giorni. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti concernenti
singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.
4.
Qualsiasi elettore, a proprie spese, può ottenere dalla
segreteria della scuola copia degli atti pubblicati, in base alle
norme vigenti.
ART.
11 - VALIDITA' DELLE SEDUTE
1.
Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di
almeno la metà più uno dei componenti in carica.
2.
All'inizio della seduta il segretario verbalizzante procederà
all'appello nominale e alla lettura del verbale della seduta
precedente.
3. Qualora non si
raggiunga il numero legale, il Presidente rinvierà la seduta
ad altra data.
4. Le deliberazioni
sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi;
si precisa che le schede bianche, nulle e, in caso dì voto
palese, le astensioni sono voti validamente espressi.
5. Nel voto palese,
in caso di parità, prevale il voto del Presidente.
6. Solo quando sì
tratti dell'operato di persone il voto è segreto.
7. Dopo tre assenze
ingiustificate il consigliere viene dichiarato decaduto.
ART. 12 - DIRITTI DEI
MEMBRI DEL CONSIGLIO
1. I membri del
Consiglio possono, durante l'orario dì servizio della
segreteria, accedere agli Uffici Didattici per avere, a proprie
spese, tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie
di competenza del Consiglio, secondo quanto disciplinato dalla
L.241/90, art. 25 e relativi decreti governativi.
ART. 13 - FUNZIONI E
PREROGATIVE DEL PRESIDENTE
1. Il Presidente
convoca il Consiglio e ne presiede le riunioni. In particolare
illustra gli argomenti inseriti all'ordine dei giorno o invita i
proponenti ad illustrarli; esauritasi la trattazione di ogni singolo
argomento, ne riassume in breve i termini essenziali e, formulato con
chiarezza l'oggetto da porsi in votazione, lo sottopone al voto.
Le funzioni di
segretario sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio.
ART. 14 - FUNZIONI
DEL VICE PRESIDENTE
1. Il Vice Presidente
sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di sua assenza,
impedimento, dimissioni o decadenza. In questi ultimi due casi il
Vice Presidente deve provvedere a riunire il Consiglio per l'elezione
dei nuovo Presidente entro 15 giorni. Qualora sia assente o impedito
anche il Vice Presidente, le funzioni sono assunte dal genitore
consigliere più anziano di età.
ART.
15 – PROGRAMMA ANNUALE E CONTO CONSUNTIVO
1.
Per il Programma annuale ed il Conto Consuntivo valgono le
disposizioni vigenti. Unitamente alla convocazione del Consiglio sarà
inviata copia della relazione illustrativa predisposta dal Dirigente
e proposta dalla Giunta Esecutiva.
ART.
16 - COMMISSIONI DI LAVORO DEL CONSIGLIO
1.
Il Consiglio può decidere di costituire nel proprio seno
commissioni di lavoro che non possono avere alcun potere decisionale
e svolgono la propria attività secondo le direttive impartite
dallo stesso Consiglio. Le commissioni di lavoro, per meglio
adempiere ai propri compiti, possono consultare esperti.
ART.
17 - GIUNTA ESECUTIVA: COMPOSIZIONE E COMPETENZE
1.
La Giunta Esecutiva è composta da:
a) membri elettivi: 2 genitori (non
esiste incompatibilità tra la carica di Presidente e membro
della Giunta), 1 insegnante, 1 ATA eletti dal Consiglio con le
medesime modalità previste per la elezione del Presidente, sia
in prima che in seconda votazione, procedendo alla elezione di un
membro alla volta ed esprimendo quindi una sola preferenza per ogni
singola votazione
b) membri di diritto.- Il Dirigente
Scolastico e il Direttore dei servizi generali e amministrativi
2.
Presidente della Giunta è il Dirigente Scolastico; in caso di
assenza o impedimento le funzioni di Presidente saranno svolte dal
docente delegato con funzioni dì Vicario.
3.
Il Direttore dei servizi generali amministrativi svolge le funzioni
di Segretario della Giunta. A tal fine è sostituito, in caso
di assenza o impedimento, dall’Assistente Amministrativo
delegato.
4.
La Giunta propone il Programma annuale, le sue variazioni e il Conto
Consuntivo. Prepara i lavori del Consiglio stesso portando
tutte le informazioni e le indicazioni necessarie allo stesso
per deliberare. La Giunta, in caso di necessità od
urgenza, può anche deliberare, fatta salva la ratifica da
parte del Consiglio alla prima riunione, fermo restando il diritto
d'iniziativa del Consiglio stesso.
ART.
18 - CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA E VALIDITA' DELLE SEDUTE
1.
La Giunta è convocata dal Dirigente di norma, prima di ogni
convocazione del Consiglio per predisporre, assieme al Dirigente dei
Consiglio, l'ordine del giorno e preparare tutti gli elaborati. Può
poi riunirsi anche per dare esecuzione alle deliberazioni del
Consiglio. Ciascuno dei suoi membri può richiedere la
convocazione.
2.
La comunicazione della convocazione deve essere diramata ai membri
della Giunta almeno 5 giorni prima della seduta e in caso di urgenza
24 ore prima tramite fonogramma.
3.
Le sedute della Giunta sono valide se sono presenti la metà
più uno dei componenti in carica.
ART.
19 - COLLEGIO DEI DOCENTI
1.
COMPOSIZIONE
Il
Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo (Unitario) è
composto da TUTTI gli insegnanti di ruolo e non di ruolo in servizio
nei plessi di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di
primo grado.
Il
Collegio si può articolare, per necessità anche come
“Collegio di sezione” con parere deliberante.
2.
COMPETENZE
Il
Collegio dei Docenti Unitario è l'organo tecnico della
programmazione didattica e pertanto ha potere deliberante in materia
di funzionamento didattico dell’Istituto.
In
particolare:
*
cura la programmazione \ curricolo dell'azione educativa anche al
fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola
stabiliti dallo Stato, in curricoli d'insegnamento alle specifiche
esigenze ambientali. Esso esercita tale potere nel rispetto della
libertà d'insegnamento garantita a ciascun docente;
*
formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e la
composizione delle classi, per la formulazione dell'orario delle
lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche,
tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di
Istituto;
*
valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica
per verificare l'efficacia in rapporto agli orientamenti ed agli
obiettivi programmati, proponendo ove necessario, opportune misure
per il miglioramento dell'attività scolastica;
* provvede all'adozione dei libri di
testo, sentiti i consigli di Classe e Interclasse;
*
Sceglie i sussidi didattici nei limiti delle disponibilità
finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto;
*
adotta e promuove, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative
di sperimentazione;
*
promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto;
* esamina, allo scopo
di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso
profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa
dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che
operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico - socio
- psico - pedagogici;
*
promuove ed adotta le iniziative per il sostegno degli alunni
portatori di handicap;
*
esprime al Dirigente Scolastico parere in ordine alla sospensione dal
servizio e alla sospensione cautelare del personale docente quando
ricorrano ragioni di particolare urgenza;
*esprime
parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette
alla educazione alla salute e alla prevenzione delle
tossicodipendenze;
*si
pronuncia su ogni altro argomento attribuito dalle leggi e dai
regolamenti;
*
elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto;
*
elegge i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del
servizio del personale docente.
Nell'adottare
le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle
eventuali proposte e pareri dei Consigli di Classe, Interclasse o
d'Intersezione. Per la stesura del verbale individua un docente con
funzioni di segretario verbalizzante.
3.
CONVOCAZIONE COLLEGIO
Il
Collegio dei Docenti si riunisce ogni qualvolta il Dirigente
Scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno un
terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
4.
FUNZIONAMENTO
Per
una migliore funzionalità e per uno scambio più
proficuo di esperienze il Collegio dei Docenti può articolarsi
in gruppi di lavoro, Commissioni, dipartimenti… come previsto
dal CCNL.
ART.
20 - CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E INTERSEZIONE
1.
COMPOSIZIONE
I
Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono composti dai
docenti in servizio nelle classi interessate, o comunque, che operano
con gli alunni delle medesime e dai genitori eletti per ciascuna
classe \ sezione.
2.
COMPETENZE
I
Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione, al completo delle
due componenti, genitori e docenti, hanno i seguenti compiti:
*
formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all'azione
educativa e didattica e iniziative di sperimentazione;
*agevolare
ed estendere i rapporti reciproci tra docenti e genitori;
*
dare parere, obbligatorio ma non vincolante, sulla scelta dei libri
di testo (solo Consigli di Classe e Interclasse);
*
verificare ( almeno ogni tre mesi) l'andamento complessivo
dell'attività didattica nelle classi di loro competenza per
gli opportuni adeguamenti del programma di lavoro didattico.
I
Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione possono inoltre fare
proposte al Consiglio di Istituto in ordine a problematiche relative
all'edilizia scolastica.
I
Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione si riuniscono con la
sola presenza dei docenti per le competenze relative alla
realizzazione del coordinamento didattico e della valutazione. I
Consigli di Classe e di Interclasse si riuniscono per formulare un
parere vincolante in merito alla non ammissione alla classe
successiva degli alunni
I
Consigli di Classe, Interclasse possono essere riuniti per gruppi di
classe parallele, per ciclo o per plesso a seconda degli argomenti da
trattare e delle esigenze logistiche.
Fatte
salve le disposizioni dì legge, è data facoltà
al Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione di invitare, in
alcuni casi, ad assistere alle riunioni i genitori delle classi
interessate.
All'inizio
dell'anno scolastico il Dirigente Scolastico o l'insegnante suo
delegato, nominerà un docente \ coordinatore che presiederà
il Consiglio di Classe, di Interclasse e Intersezione in caso di sua
assenza e un docente \ segretario.
Qualora
le deliberazioni comportino proposte di competenza del Consiglio di
Istituto il segretario trasmetterà al Presidente della Giunta,
tramite l'Ufficio di segreteria, un estratto del verbale della stessa
perché le includa nell'ordine del giorno dei Consiglio
successivo.
3.
CONVOCAZIONE
Il
Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione è convocato
dal Dirigente Scolastico, o dal suo delegato. Straordinariamente può
essere richiesta la convocazione dalla maggioranza dei suoi
componenti.
PARTE
SECONDA
REGOLAMENTO
DELLA VITA DELL’ISTITUTO
ART.21
- MODALITA' DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
L’estrazione
delle classi prime viene
attuata da una COMMISSIONE che:
-
per la scuola primaria sarà così composta:
-
Dirigente Scolastico o suo delegato
-
2 rappresentanti dei genitori eletti nel Consiglio d’Istituto
non direttamente coinvolti
-
Tutte le insegnanti dei “Grandi” della scuola
dell’infanzia statale e non
Si
prevedono incontri preliminari tra le insegnanti della scuola
dell’Infanzia e le insegnanti elementari delle future prime.
-
per la scuola secondaria di primo grado sarà così
composta
-
Dirigente Scolastico o suo delegato
-
2 rappresentanti dei genitori eletti nel Consiglio d’Istituto
non direttamente coinvolti
-
1 insegnante per modulo delle cl. 5^
-
3 insegnanti della scuola Secondaria di primo grado
Si
prevedono incontri preliminari tra le insegnanti delle classi quinte
e i docenti delle future prime Medie.
Eventuali
modalità di formazione delle classi, differenti da quanto
testé scritto, potranno essere fissate dietro approvazione del
Collegio dei Docenti e successiva presa d’atto da parte del
Consiglio d’Istituto.
1.
Nell'ottica della continuità della didattica fra scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado e nello
spirito di collaborazione tra operatori scolastici, la
formazione delle prime classi della scuola primaria e secondaria di
primo grado viene esaminata da una Commissione come sopra indicato,
che tiene presente i seguenti criteri:
*
nel caso di più alunni con certificazione di handicap gli
stessi saranno assegnati in numero uguale per sezione;
*
se ci sono bambini che presentano particolari problemi già
evidenziati nella scuola dell’infanzia o nella scuola primaria
o segnalati dai genitori, gli stessi saranno divisi tra le sezioni \
classi , in modo che le stesse siano il più possibile omogenee
tra loro; ed eterogenee al loro interno.
*
tenuto conto dei casi di cui ai punti precedenti, si passerà a
stendere un elenco degli alunni, distinti in maschi e femmine e gli
stessi verranno assegnati alle sezioni, tenendo conto anche di
un’equa distribuzione per data di nascita, per vicinanza di
domicilio e/o zona di residenza o se figli unici;
*
valutazione con i genitori, dell'opportunità della separazione
dei fratelli-gemelli;
*
la classe in cui sono iscritti alunni certificati sarà formata
da un numero inferiore di alunni rispetto all'altra.
ISCRIZIONI
IN CORSO D’ANNO
*
Qualora nel corso dell'anno scolastico dovessero arrivare nuovi
alunni, questi ultimi verranno assegnati, di norma, alle classi
cominciando da quelle con il numero inferiore di bambini, purché
in dette classi non siano inseriti alunni portatori di handicap.
Naturalmente si assegneranno nuovi alunni anche a queste ultime,
qualora non sia possibile destinarli ad altre classi;
*
Di fronte a casi particolari il Dirigente Scolastico convocherà
i docenti , preventivamente avvertiti, delle classi in cui intende
inserire gli alunni, per valutare insieme a loro le singole
situazioni e l'inserimento più adeguato alle varie esigenze
presentate.
CRITERI
PER LA FORMAZIONE DELLA LISTA D'ATTESA ALUNNI SCUOLA DELL?INFANZIA
*
Per la scuola dell’infanzia sì propongono i seguenti
criteri progressivi per la formazione della lista d'attesa, qualora
il numero degli alunni sia superiore a quello consentito e non venga
concessa una sezione in più e tenendo conto che le sezioni
potranno essere miste o per fascia d'età ed equilibrate nel
numero:
1.
Precedenza ai bambini portatori di handicap;
2.
Residenti nel Comune;
3.
Ammissione con priorità dei bambini di 5 anni;
4.
Particolari situazioni familiari ad esempio mancanza di uno o di
entrambi i genitori
5.
Tra i bambini neo iscritti ammissione con priorità degli
iscritti nei termini stabiliti dall'O.M.
Il
possesso dei requisiti dovrà essere attestato personalmente
dai genitori dell'alunno mediante Dichiarazione Sostitutiva resa ai
sensi della Legge n. 15 dei 4.1.1968.
A
parità di condizioni viene data precedenza ai bambini di
maggiore età.
I
bambini che si assentino dalla scuola senza giustificato motivo per
un periodo continuativo superiore ad un mese sono dimessi dalla
scuola con disposizione del Dirigente Scolastico, su motivata
proposta degli insegnanti e previa gli eventuali accertamenti.
Analogo provvedimento può essere adottato per ripetute assenze
non giustificate.
ART.
22 - VITA DELLA SCUOLA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
La
scuola dell’infanzia funziona per 8 ore giornaliere. Gli orari
di apertura e di chiusura, nonché il calendario scolastico,
sono stabiliti dal Consiglio di Istituto.
Nelle
prime due settimane dell’anno scolastico la scuola osserverà
il seguente orario: dalle ore 8.00 alle ore 13.45. I primi giorni, la
scuola sarà aperta solo ai bambini che già
frequentavano l’anno precedente. Nei giorni successivi i nuovi
iscritti saranno inseriti, con gradualità, ogni 2/3 giorni
secondo un calendario concordato con le insegnanti durante una
apposita riunione di giugno.
La
vigilanza e la responsabilità degli alunni , in orario
scolastico, sono affidate in ogni momento alle insegnanti titolari di
sezione, in caso di necessità al personale ausiliario che
collabora con le insegnanti stesse.
Le
norme che regolano la vigilanza durante l'ingresso, l'uscita e la
permanenza nella scuola sono:
A.
l'orario di entrata e di uscita viene stabilito su delibera del
Consiglio di Istituto. I genitori devono accompagnare i bambini
all'interno dell'edificio scolastico, affidandoli all’insegnante
di sezione. In caso di assenza temporanea del titolare di sezione per
gravi motivi, tutte le insegnanti e il personale ATA collaborano per
garantire il normale funzionamento dell'attività didattica
anche per la sezione rimasta temporaneamente scoperta. Gli alunni in
ritardo, rispetto all'orario stabilito all'inizio dell'anno, sono
ammessi a scuola; nel caso in cui il ritardo diventasse abituale, è
facoltà del capogruppo richiamare i genitori al rispetto della
puntualità e quindi, non ammettere a scuola l’alunno,
comunicando il provvedimento al Dirigente. Al termine dell'orario
scolastico i bambini vengono consegnati personalmente dalle
insegnanti ai familiari.
B.
Gli alunni non possono, di norma, abbandonare la scuola durante
l'orario previsto per le lezioni, salvo in casi motivati; in tutti i
casi gli alunni saranno affidati ai genitori, a chi esercita la
patria potestà, o a familiari e adulti autorizzati, previa
sottoscrizione dell’apposito modulo. I genitori sono tenuti a
comunicare e a motivare per iscritto in precedenza le assenze
prolungate dei propri figli non dovute a motivi di salute.
Nel
caso in cui sia necessario l’intervento del medico, il
personale lo farà intervenire direttamente e informerà
i genitori o chi esercita la patria potestà.
COMPORTAMENTO
E VIGILANZA DEGLI ALUNNI
L’atteggiamento
corretto verso i Docenti, il Personale non insegnante e i compagni è
condizione prima perché la scuola sia una comunità
autentica.
Il comportamento deve
quindi fondarsi sul rispetto interpersonale, sull’autocontrollo
e sulla responsabilità di ciascuno, specie durante
l’intervallo, l’entrata e l’uscita dalle aule e
dalla scuola.
L’accesso alla
scuola avviene cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.
Gli ingressi devono essere vigilati dai bidelli, affinché non
si verifichino danni agli alunni e alle cose. L’ingresso nei
corridoi e nelle aule è vigilato dai Docenti. Per i singoli
plessi scolastici si osserveranno le seguenti norme:
a) Scuola Primaria
“A. Ferrarin” – i genitori possono accompagnare i
loro figli sino al cancello, un collaboratore scolastico stazionerà
sul tragitto tra cancello ed ingresso, vigilando sugli alunni; gli
alunni saranno attesi in aula dai docenti;
b) Scuola Primaria
“Don Milani” – i genitori possono accompagnare i
loro figli sino alla porta a vetri d’ingresso, mentre un
bidello stazionerà sul tragitto tra cancello ed ingresso,
vigilando sugli alunni che entrano da soli; gli insegnanti
attenderanno gli alunni nell’atrio della scuola; mentre alla
fine delle lezioni gli insegnanti accompagneranno le rispettive
classi al cancello.
c) Scuola Secondaria
di primo grado “B. Passerini” – i docenti
attenderanno gli alunni sulla porta delle aule.
Ogni alunno deve
presentarsi alle lezioni fornito del materiale occorrente per
l’attività scolastica.
- Soprabiti e
cappelli devono essere appesi all’apposito attaccapanni. E’
bene non lasciare nelle tasche dei soprabiti del denaro o altra cosa
importante. La scuola non si assume responsabilità degli
smarrimenti e dei furti.
-
L’avviso dell’inizio delle lezioni è dato dal
campanello.
-
L’uscita dall’aula durante le ore di lezione deve essere
accordata dall’insegnante.
- Durante
l’intervallo (dieci minuti per la scuola secondaria di primo
grado e di circa quindici minuti per le scuole primarie) la
sorveglianza e la disciplina è affidata ai Docenti presenti in
aula prima dell’inizio dell’intervallo, coadiuvati dai
bidelli; gli alunni non dovranno schiamazzare né correre, né
sporgersi dalle finestre, né spostarsi da un piano all’altro
dell’edificio.
- L’entrata
posticipata e l’uscita anticipata degli alunni dovrà
essere autorizzata dal Docente presente in classe. Le richieste di
uscita anticipata dovranno essere possibilmente documentate. Il
genitore dovrà prelevare personalmente il proprio figlio a
scuola, mentre il docente annoterà sul registro di classe
apposito l’ora di uscita. Il personale collaboratore scolastico
coadiuverà il docente. In casi eccezionali il minore potrà
essere affidato anche ad altra persona con delega scritta del
genitore. La delega verrà trattenuta dalla scuola. L'uscita da
scuola senza un genitore o un delegato deve essere richiesta dal
genitore per iscritto e con la motivazione.
-
La fine delle lezioni è data dal docente dopo l’avviso
del campanello.
- L’uscita
dalle aule, dai corridoi e dalla scuola deve essere sorvegliata dai
Docenti presenti in aula alla fine della lezione. Alla fine delle
lezioni gli alunni devono essere accompagnati dai rispettivi
insegnanti fino all’uscita al cancello, affinché lo
sfollamento avvenga senza incidenti ed in modo ordinato, mentre i
genitori attenderanno all’esterno del complesso scolastico
(fuori del cancello). Il personale ausiliario vigilerà
affinché nessun alunno, solo o accompagnato da un adulto,
rientri, se non per un valido motivo, nel cortile o nell’edificio
scolastico.
ASSENZE E
GIUSTIFICAZIONI
Le assenze saranno
giustificate sulla scorta di dichiarazioni sottoscritte dal genitore
o da chi ne fa le veci sull’apposito libretto o diario
personale (per le Primarie); il libretto per la Scuola Secondaria di
primo grado sarà articolato come di seguito:
a - orario
provvisorio e definitivo
b -
valutazioni delle verifiche orali e scritte
c -
comunicazioni alle famiglie
d -
giustificazioni
e - entrata e
uscita fuori orario.
In caso di
smarrimento, un nuovo libretto dovrà essere ritirato
personalmente da un genitore.
Le assenze saranno
giustificate mediante esibizione del libretto o diario con la firma
di uno dei Genitori, dal Docente della prima ora. In caso di mancanza
della giustificazione, l’alunno non sarà riammesso in
classe e verrà inviato in Dirigenza.
RITARDI
ED INGRESSI POSTICIPATI DEGLI ALUNNI
I ritardi fino a
dieci minuti, saranno giustificati, con comunicazione scritta dai
genitori, al Docente della prima ora. Se i ritardi sono abituali o
superiori ai dieci minuti, l’alunno sarà inviato in
Dirigenza o, per la scuola Primaria, dall’insegnante
coordinatore di classe. Di ciò sarà dato avviso alla
famiglia.
Gli ingressi
posticipati, occasionali, debbono essere giustificati dai genitori.
RISPETTO
DELLE SUPPELLETTILI
Gli alunni sono
tenuti a rispettare le suppellettili e i locali della scuola.
Per qualsiasi danno
causato volontariamente, la famiglia dell’alunno è
responsabile e deve risarcire la scuola o il proprietario. Nel caso
non si riesca ad individuare il responsabile, pagherà l’intera
classe o il gruppo responsabile.
ORARIO
DI SEGRETERIA E DIRIGENTENZA
Si prega di
rispettare il seguente orario di ricevimento del pubblico:
SEGRETERIA: dal
lunedì al venerdì dalle 07.45 alle 09.00 e dalle 12.00
alle 13.20; il sabato dalle 07.45 alle 13.00. Il martedì e il
giovedì dalle 14.30 alle 16.45 (esclusivamente nei periodi in
cui sono previste lezioni pomeridiane).
DIRIGENZA: dal lunedì
al sabato al mattino (possibilmente su appuntamento).
NORME DA OSSERVARSI
DA PARTE DEI DOCENTI
1.
ORARIO DI SERVIZIO
Ogni
docente deve essere puntuale prima dell'orario di inizio della
propria lezione. Ogni docente in servizio alla prima ora deve
trovarsi a scuola cinque minuti prima dell'orario di inizio delle
lezioni per accogliere gli alunni: in tale periodo è
responsabile della incolumità fisica degli stessi.
2.
TENUTA DEL REGISTRO PERSONALE E DI CLASSE
I docenti devono
sempre tenere aggiornato il proprio registro personale annotando le
assenze degli alunni, dove previsto, le osservazioni sul loro
comportamento e rendimento scolastico, gli argomenti trattati (scuola
secondaria di primo grado) e l’agenda di modulo scuola
primaria. Il registro personale deve essere sempre riposto (ove
previsto) nell'apposito cassetto in sala professori a disposizione
della dirigenza e degli eventuali supplenti.
Il piano di lavoro o
programmazione deve essere sempre allegato al registro personale o
trascritto negli appositi spazi. L'originale del piano di lavoro
dovrà essere consegnato al docente coordinatore nella riunione
ordinaria del consiglio di classe di ottobre e inserito nel registro
dei verbali. I docenti devono altresì firmare il registro di
classe, per la scuola secondaria di primo grado per ogni ora di
lezione / attività, segnarvi gli alunni assenti, gli argomenti
trattati, anche nelle ore di compresenza (e/o laboratorio), è
richiesta la firma apposta "di proprio pugno" dal docente e
non la trascrizione del nome del professore da parte di altri.
3. PROVE SCRITTE
Le verifiche scritte,
per la scuola secondaria di primo grado, in numero di almeno 3 per
quadrimestre per le materie con prova scritta agli esami di Stato,
vanno corrette e date in visione agli alunni, di norma, entro 15
giorni dalla data della loro effettuazione. In seguito vanno
conservate a cura del docente nei contenitori predisposti (o in
cartellette personali degli alunni). Al termine dell'anno scolastico
o su richiesta vanno consegnate in dirigenza.
4.
CAMBIO INDIRIZZO
Il personale docente
ed A.T.A. è tenuto a comunicare in segreteria l'indirizzo, e
il numero telefonico. E’ sempre tenuto a comunicare
immediatamente in segreteria le variazioni per iscritto.
5.
PERMESSI
E' necessario
avvisare sempre tempestivamente la dirigenza o la segreteria della
scuola per eventuali assenze o impedimenti a causa di malattia.
Le comunicazioni
telefoniche fatte da luogo diverso da quello della residenza abituale
devono essere seguite da comunicazione telegrafica o fax con l'esatto
indirizzo del mittente per gli accertamenti medico-fiscali. Per le
assenze superiori a tre giorni la domanda e la relativa
certificazione medica vanno inoltrate per raccomandata o fatte
recapitare a mano.
6.
CONSEGNE Al SUPPLENTI
E’ opportuno
mettersi in contatto con gli eventuali supplenti, per fornire loro
indicazioni di metodo e di programma da svolgere, mediante
annotazioni scritte da consegnare in dirigenza (se si tratta di
congedo accordato in anticipo) o mettendosi in contatto telefonico
con il supplente tramite la scuola.
7.
SCIOPERI DEL PERSONALE
In occasione di
scioperi del personale sarà data comunicazione, nel rispetto
delle norme vigenti, alle famiglie del servizio funzionante.
8.
DIVIETO DI FUMARE
La Legge n. 3 del
16-01-03 vieta di fumare nei locali pubblici e, per quanto riguarda
le istituzioni scolastiche ed educative, esplicita tale divieto in
relazione alle aule della scuola di ogni ordine e grado e nei locali
chiusi che siano adibiti a pubbliche riunioni. Non è
consentito abbandonare il posto di lavoro, la classe o sottrarsi al
dovere di vigilanza degli alunni, per uscire a fumare.
9.
ASSENZE ALUNNI
L'insegnante della
prima ora del mattino o del pomeriggio provvede alla giustificazione.
Le assenze vanno
registrate sul registro di classe e sul registro personale
dell’insegnante (scuola secondaria di primo grado). Si invitano
i genitori a comunicare la necessità di assenze prolungate per
motivi validi. I coordinatori delle classi devono segnalare i casi di
assenze ripetute e di assenze non sufficientemente giustificate.
L’art. 11 del
d.lgs n. 59 del 19/02/2004 stabilisce, per la scuola secondaria,:
“Ai fini
della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è
richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 10. Per casi
eccezionali, le istituzioni scolastiche
possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto
limite.
Il
Consiglio di Istituto demanda la facoltà, di stabilire i
criteri, al Collegio dei Docenti e ai Consigli di Classe la decisione
se valutare o no l’alunno.
10.
ASSENZE ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
I docenti di sostegno
sono tenuti ad avvisare sempre e comunque la segreteria e/o
l’insegnante che si occupa delle sostituzioni in caso di
assenza dei ragazzi che seguono durante le ore di sostegno. In questo
caso detti insegnanti saranno utilizzati nell'orario di servizio per
la sostituzione di colleghi assenti.
11.
COMPITI A CASA
E' opportuno
assegnare agli alunni alcune attività da svolgere a casa
(esercizi scritti, lezioni da studiare). I consigli dì classe
e i moduli dovranno concordare i criteri di assegnazione dei compiti.
I giorni delle verifiche in classe vanno comunicati con congruo
anticipo agli alunni e trascritti nel registro di classe per far
conoscere ai colleghi tali impegni (scuola secondaria di primo grado)
per evitare più verifiche lo stesso giorno. Gli insegnanti
dovranno evitare di assegnare compiti il giorno del rientro
pomeridiano per il successivo.
12.
INTERVALLO
L’intervallo va
gestito in termini educativi dai docenti in servizio durante il
periodo stabilito da ciascun plesso e sono sempre responsabili di
quanto può accadere agli alunni della classe affidatagli o dei
danni a persone o cose causate dai propri alunni. Si raccomanda una
diligente vigilanza.
13.
UTILIZZO PALESTRA
Possono accedere alla
palestra solo le classi accompagnate dai docenti. Possono svolgervi
attività didattica solo gli insegnanti di educazione fisica o,
per la scuola primaria, gli insegnanti assegnati all’attività
motoria.
14.
USO DI APPARECCHI ELETTRICI E TELEFONI CELLULARI
La CM. 6/6/67 n. 237
vieta l'acquisto di macchine utensili di qualsiasi genere, il cui
impiego da parte degli alunni della scuola dell'obbligo è
vietato dalle vigenti disposizioni di legge.
Pertanto
tutti gli apparecchi di cui sopra acquistati dalla scuola negli anni
scorsi sono da intendersi ad uso esclusivo dei docenti per
l'eventuale preparazione di materiale occorrente per le lezioni e le
esercitazioni. Detto materiale va conservato in armadi dotati di
chiusura adeguata e disattivati.
I
docenti non possono utilizzare il telefonino per chiamare o ricevere
telefonate durante le ore di lezione. Per gravissimi motivi il
dirigente può autorizzarne l’uso.
15.
AULE SPECIALI E LABORATORI
Le aule speciali e i
laboratori rimarranno chiusi a chiave quando non siano occupati da
lezioni previste dall'orario. I referenti rispondono del materiale
custodito nell'aula e dell'arredo.
16.
SPOSTAMENTI
Qualora non si
persegua un particolare obiettivo di responsabilizzazione, non si
ritiene opportuno inviare gli alunni alla ricerca di materiali,
libri, registri o altro. Gli alunni devono essere sempre accompagnati
dall'insegnante o dal collaboratore scolastico.
Al cambio di lezione
gli alunni, se necessario, si sposteranno da un'aula all'altra
accompagnati dall'insegnante ordinatamente e senza correre. Prima
dell'inizio della lezione successiva, con altro insegnante, dovranno
essere ricondotti in classe.
17.
RESPONSABILITA'
Il personale
scolastico risponde della incolumità degli alunni. Di norma il
docente dell'ora risponde per gli alunni a lui affidati. Il cambio
dell'ora è particolarmente critico pertanto gli spostamenti
dei docenti dovranno avvenire nel modo più rapido possibile.
Ai fini della responsabilità, al suono della campana gli
alunni si intendono affidati al docente dell'ora successiva.
Nell’attesa debbono essere affidati ad un collaboratore
scolastico.
Il docente che inizia
dopo la prima ora, o con ora buca, al suono della campana deve essere
già pronto per entrare in classe. Il docente che termina le
lezioni, o con ora buca. deve attendere in classe il docente dell'ora
successiva.
18.
FOTOCOPIE
Onde
razionalizzare l'utilizzo delle macchine e risparmiare sui costi di
gestione e potenziare i mezzi didattici, tutte le operazioni di
fotocopiatura devono essere previste per tempo. È istituito un
registro per fotocopie. L’uso della fotocopiatrice è
riservato al personale collaboratore scolastico che ne è
competente. Sul registro va segnalata la data, il numero delle copie,
il nome del docente e la classe.
19.
PRENOTAZIONE
È
necessario prenotare le aule polivalenti o speciali in uso a più
classi ed a più insegnanti, in modo da razionalizzarne l'uso.
20. TENUTA AULE E
LOCALI SCOLASTICI
Ogni insegnante deve
provvedere a che gli spazi dell'aula normale o speciale, ivi inclusi
i materiali, siano organizzati e lasciati in modo che chiunque possa,
entrando, svolgere il proprio lavoro
21.
INFORTUNI ALUNNI
In
caso di lieve infortunio i docenti prestano il primo soccorso con il
materiale a loro disposizione, dandone comunicazione ai genitori.
Nei
casi gravi il personale docente informa la Dirigenza la quale
provvederà a telefonare immediatamente al pronto soccorso o al
medico di base presente nella località
L'insegnante
dell'alunno infortunato è tenuto a relazionare riguardo
all’infortunio in modo sufficientemente circostanziato,
consegnando tale relazione al Dirigente Scolastico il giorno stesso
od il successivo.
ART.
- 23 SICUREZZA DEGLI ALUNNI E DEI LAVORATORI
Il
Dirigente scolastico, individuato dal D.M. 292 del 21 giugno 1996
“datore di lavoro” è tenuto a dare applicazione a
quanto previsto dal D.Lvo 242/96 e al Regolamento applicativo per la
sicurezza nelle scuole.
A
tal fine si avvarrà della collaborazione :
*
in primo luogo dell’Amministrazione Comunale, tenuta in base
alla normativa vigente alla fornitura e alla manutenzione dei locali
*
di altre scuole o reti di scuole o consorzi
*
di altri soggetti pubblici e privati in grado di offrire consulenze e
servizi.
Verrà
predisposto un documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e
la salute durante l’attività scolastica che conterrà
i criteri adottati e l’individuazione delle misure di
prevenzione e protezione da adottare distinte tra quelle a carico
dell’Amministrazione Comunale e quelle a carico della scuola.
Per
ogni edificio scolastico sarà previsto:
*
la definizione di un piano di emergenza da condividere anche con gli
alunni attraverso prove e simulazioni
*
l’individuazione di addetti alla prevenzione incendi e al primo
soccorso previa idonea formazione
ART.
- 24 USO LOCALI SCOLASTICI
1.
Richieste d'uso da parte di altre scuole pubbliche, potranno essere
autorizzate di volta in volta dal Dirigente scolastico.
2.
Fuori orario scolastico il Consiglio autorizza l'uso previa richiesta
che l'interessato dovrà far pervenire all'Amministrazione
Comunale e all’Istituto Comprensivo, in base all'art. 12 della
Legge 517/ 77, secondo comma "... gli edifici scolastici e le
attrezzature possono essere utilizzati fuori dell'orario del servizio
scolastico per attività che realizzino la funzione della
scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile; il
Comune o la Provincia hanno facoltà di disporre la temporanea
concessione, previo assenso dei Consiglieri di Istituto.
3.
Si precisa che la domanda deve essere presentata di norma con 15
giorni di anticipo all'Amministrazione Comunale e per conoscenza
all'Amministrazione dell’Istituto Comprensivo. Il nulla osta da
parte del Consiglio, con le eventuali condizioni d'uso in ordine alla
sicurezza all'igiene e alla salvaguardia del patrimonio, sarà
inviato all'Amministrazione Comunale e per conoscenza agli
interessati.
4.
In caso di inosservanza delle condizioni d'uso sarà facoltà
del Consiglio di Istituto revocare l'autorizzazione.
5.
L'uso del materiale didattico e audiovisivo non è
consentito a persone o associazioni estranee alla scuola.
ART.
25 - ASSEMBLEE
1.
Le assemblee dei genitori possono essere di classe, modulo, plesso.
Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’Istituto, la
data, l'orario di svolgimento e l’ordine del giorno di ciascuna
di esse devono essere concordate di volta in volta con il Dirigente
Scolastico.
2.
Il Dirigente scolastico valuterà le richieste e autorizzerà
la convocazione; l'assemblea si svolgerà fuori dell'orario
delle lezioni, senza la presenza dei minori.
3.
Tutte le richieste di assemblea saranno presentate almeno 5 giorni
prima.
ART.
26 - BIBLIOTECHE DI PLESSO E SUSSIDI DIDATTICI
1.
Esiste presso la scuola secondaria di primo grado una biblioteca a
disposizione degli insegnanti; in ogni plesso vi sono biblioteche per
gli alunni; gli insegnanti sono responsabili della conservazione e
dei prestito dei libri.
2.
I sussidi inventariati non potranno essere eliminati, anche se fuori
uso, ma dovranno essere consegnati alla Direzione per il
successivo scarico dai registri inventariali.
ART.
27 - ACCESSO E PROPAGANDA NELLE SCUOLE
1.
ACCESSO NEI LOCALI SCOLASTICI
L'ingresso
agli edifici scolastici è, di norma, interdetto a genitori ed
estranei con le seguenti eccezioni ( v. art. 22):
*
genitori ed estranei espressamente invitati dai docenti con funzioni
di "esperti" per lo svolgimento di attività
scolastiche e parascolastiche;
*
rappresentanti dei genitori facenti parte degli Organi Collegiali
elettivi per lasciare il materiale didattico (fotocopie, libri, ecc.)
ai collaboratori scolastici per farlo recapitare agli insegnanti.
Qualora questi hanno bisogno di parlare con un docente, per questioni
attinenti alle loro funzioni, lo faranno chiamare da un collaboratore
scolastico che rimarrà in classe a fare assistenza agli
alunni.
*
chiunque per gravi motivi e comunque solo su autorizzazione del
Dirigente Scolastico o dell'insegnante fiduciario;
*
estranei che abbiano ottenuto l'autorizzazione all'uso dei locali in
orario extrascolastico dagli organi competenti.
2. PROPAGANDA E PUBBLICITA’
NELLE SCUOLE
Tutti
i volantini e manifesti, per essere distribuiti all'interno della
scuola, devono essere prima visionati dal Dirigente Scolastico che ne
autorizza la distribuzione tenendo conto di quanto segue:
a)
durante la propaganda elettorale delle votazioni scolastiche non si
accettano volantini e manifesti che esprimano preferenze per uno o
più candidati; si distribuiscono i volantini firmati dai
rappresentanti dei genitori, degli insegnanti, del personale ATA
(esclusi rappresentanti sindacali e di partito), dei Consigli di
Interclasse, di Istituto, che invitano i loro elettori a delle
riunioni di illustrazione dei programmi delle liste;
b)
si accettano volantini e manifesti, su attività rivolte agli
alunni o ai genitori provenienti da Enti Pubblici;
c)
la scuola può stipulare contratti pubblicitari, previa
approvazione del Consiglio d’Istituto, con agenzie private. La
pubblicità dovrà essere visionata, prima di essere
esposta, da una Commissione composta dal dirigente o dal vicario, da
due genitori e da due docenti facenti parte del Consiglio d’Istituto
che ne certifichi l’ammissibilità. La commissione è
presieduta dal dirigente o dal vicario. Le decisioni sono assunte a
maggioranza. In caso di parità dei voti prevale la decisione
del Presidente.
ART.
28 - PROPAGANDA ELETTORALE DURANTE LE VOTAZIONI SCOLASTICHE
(Art.
35 dell' O.M. n. 215 del 15.07.1991)
1.
L'illustrazione dei programmi può essere effettuata soltanto
dai presentatori di lista, dai candidati, dalle organizzazioni
sindacali dalle associazioni dei genitori e dalle organizzazioni
professionali riconosciute dal Ministero della Pubblica Istruzione
per le rispettive categorie da rappresentare.
2.
Le riunioni per la presentazione dei candidati e dei programmi
possono essere tenute dal 30 al 20
giorno antecedente a quello fissato per le votazioni (dal 30 al 20
giorno nel caso di elezioni contestuali di organi collegiali a
livello diverso) e per lo stesso periodo sono messi a disposizione
gli appositi spazi per l'affissione degli scritti riguardanti
l'illustrazione dei programmi. Nello stesso periodo è
consentita la distribuzione, nei locali della scuola, di atti
relativi ai programmi.
3.
Le richieste per le riunioni sono presentate dagli interessati al
Dirigente Scolastico entro il 10° giorno antecedente a quello
fissato per le votazioni.
4.
Per le elezioni dei rappresentanti del Consiglio d’Istituto
è consentito di tenere, fuori dell'orario di servizio,
riunioni negli edifici scolastici. Dette riunioni sono
riservate agli elettori delle varie categorie da rappresentare negli
orari collegiali stessi.
5.
Il Dirigente Scolastico stabilisce il diario delle riunioni, tenuto
conto dell'ordine di richiesta delle singole liste e, per quanto
possibile, della data indicata nella richiesta. Del diario
stabilito è data comunicazione ai rappresentanti delle liste
richiedenti.
ART.
29 - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE O CONNESSI AD ATTIVITA'
SPORTIVE
Il
Consiglio di Istituto di Induno Olona, nella convinzione che le
attività scolastiche esterne costituiscano non occasione di
mero passatempo, ma momento indispensabile ad una più diretta
e immediata conoscenza dei territorio in cui la scuola opera, e per
favorire esperienze personali da parte degli alunni in relazione ai
contenuti della programmazione didattica, oltre che occasione di
effettiva socializzazione, fissa come segue i criteri per
l'effettuazione di tali attività:
TIPOLOGIE
DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE ESTERNE
1
- Escursioni, cioè uscite a piedi delle
scolaresche, nei dintorni della scuola, con finalità
didattico- ricreative, per mete o con itinerari idonei e non
pericolosi. Per la realizzazione delle escursioni i docenti dovranno
preventivamente acquisire all'inizio dell'anno scolastico, il
consenso degli esercenti la patria potestà familiare sugli
alunni, espresso con formula conforme al modello in uso; mentre per
le attività sotto indicate l’autorizzazione andrà
acquisita di volta in volta.
2
- Viaggi e visite d'integrazione culturale, finalizzati
a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza dei Paese o anche
della realtà dei Paesi esteri, la partecipazione a
manifestazioni culturali o a concorsi, la visita presso complessi
aziendali, mostre, località di interesse storico - artistico,
sempre in coerenza con gli obiettivi del POF.
3 - Viaggi e
visite nei parchi e nelle riserve naturali considerati come
momenti conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività
connesse alle problematiche ambientali.
4 - Viaggi
connessi ad attività sportive che devono avere
anch'essi valenza formativa, anche sotto il profilo dell'educazione
alla salute. Rientrano in tale tipologia manifestazioni sportive
scolastiche nazionali ed internazionali, nonché le attività
in ambiente naturale, quali la settimana bianca e quelle rispondenti
a significative esigenze a carattere sociale, anche locale.
Tutte
le iniziative devono essere inquadrate nella programmazione didattica
della scuola ed essere coerenti con gli obiettivi didattici e
formativi propri di ciascun settore scolastico, nella puntuale
attuazione delle finalità istituzionali, volte alla promozione
personale e culturale degli allievi ed alla loro piena integrazione
scolastica e sociale.
1. Si effettuano
viaggi di istruzione nei limiti della disponibilità di spesa
iscritta nei relativi aggregati e voci.
2. Ogni Consiglio di
Classe, consultate tutte le componenti (alunni, docenti, genitori),
definirà le visite guidate e il viaggio di istruzione in
relazione alla meta, alle relative spese ed alla presumibile data,
nella programmazione d'inizio anno scolastico; successivamente il
Consiglio di Istituto approverà tali attività, con
tutti gli elementi utili (accompagnatori, data, meta, spesa, ditta di
trasporto o mezzo di trasporto, orario di partenza e di rientro,
ecc.). In sede di consiglio di classe o interclasse potranno essere
proposte tipologie di viaggi di istruzione diverse o mete differenti.
Verrà effettuato il viaggio che risponderà alla
percentuale di adesioni di cui seguente comma 12.
3. E' consigliabile
effettuare l'uscita accorpando, di volta in volta, almeno due classi,
per ridurre la spesa.
4. Ad ogni docente
saranno affidati al massimo 15 alunni. In presenza di alunno
portatore di handicap, è prevista la partecipazione
dell’insegnante di sostegno.
5. Tutti i
partecipanti devono essere assicurati contro gli infortuni e per la
responsabilità civile per danni contro gli infortuni e per la
responsabilità civile per danni cagionati a terzi e muniti,
per la scuola secondaria di primo grado, di idoneo documento di
riconoscimento.
6. E’
consentita, in casi particolari, (se concordato con gli insegnanti)
la partecipazione dei genitori, a proprie spese, sotto la propria
responsabilità e in regola con l’assicurazione.
7. E’ fatto
divieto agli alunni di allontanarsi da soli, o a piccoli gruppi,
dagli insegnanti accompagnatori; è inoltre fatto divieto ai
genitori, durante la gita, di allontanarsi con i figli o di
interferire con le attività.
8. E’ fatto
divieto di utilizzare mezzi privati non autorizzati.
9. Ad ogni partenza
si dovrà sempre controllare con l'appello nominativo la
presenza degli alunni.
10. Essendo il
viaggio di istruzione o la visita didattica un'attività
scolastica a tutti gli effetti, l'adesione da parte degli alunni
dovrà la più ampia possibile (almeno il 60% per
classe). Eventuali variazioni di detta percentuale saranno oggetto di
delibera da parte del Consiglio di Istituto.
11. Gli accorpamenti
fra le classi, in caso di necessità, potranno essere fatti tra
sedi e plessi diversi.
12. Per qualsiasi
elemento amministrativo, compresa l’indennità al
personale incaricato, fa fede la delibera del C.d.I.
13. I docenti
accompagnatori, prima della partenza, controlleranno tutti i
documenti secondo l'ordine di servizio del viaggio.
14. Tutte le uscite
dovranno sempre essere rispondenti ai requisiti richiesti dalla C.M.
n. 291 del 14 ottobre 1992, che disciplina la materia. A detta C.M.
n. 291/92 si fa esplicito riferimento e si rinvia per le parti non
considerate nel presente regolamento.
15. Le visite
didattiche e i viaggi di istruzione si effettuano per perseguire
obiettivi educativi e didattici quali: la conoscenza dell’aspetto
storico – artistico - culturale del territorio; la conoscenza
degli aspetti naturalistici e ambientali; la conoscenza degli aspetti
produttivi; la consapevolezza di contribuire ad un progetto o lavoro
comune; sapere organizzare il proprio lavoro in funzione
dell’attività da svolgere; facilitare l’interazione
con l’ambiente esterno; apprendere in un ambiente diverso da
quello scolastico; favorire la socializzazione.
L'intera
gestione delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione o connessi ad
attività sportive in Italia o all'estero rientra nella
completa autonomia decisionale e nella responsabilità degli
organi di autogoverno delle istituzioni scolastiche.
La
scuola determina, pertanto, autonomamente il periodo più
opportuno di realizzazione dell'iniziativa in modo che sia
compatibile con l'attività didattica, nonché il numero
di allievi partecipanti, le destinazioni e la durata, (C.M. 2.10.96,
n. 623)
Per
quanto riguarda la quota pro-capite degli alunni, relativa alle
visite d’istruzione verrà divisa la spesa totale per il
numero dei partecipanti arrotondando all’Euro successivo.
Tutte
le spese dei docenti sostenute durante le visite d’Istruzione,
previa documentazione, verranno coperte dall’Istituto.
Gli
alunni che per motivi di salute o per il mancato consenso degli
esercenti la patria potestà familiare, non possono prendere
parte alle attività in titolo, verranno affidati ad altri
insegnanti in servizio nella sede scolastica dagli stessi
frequentata, al verificarsi delle visite e dei viaggi educativi e
didattici.
Il
Consiglio di Istituto prevede nel bilancio di previsione relativo ad
ogni esercizio finanziario, le somme a parziale copertura del costo
della attività didattiche esterne, cui gli alunni saranno
chiamati a contribuire direttamente con modeste quote personali di
partecipazione.
Poiché
la disponibilità finanziaria dell’Istituto in ordine
alla sovvenzione delle attività scolastiche esterne risulta
assai limitata, saranno accettati versamenti su apposito c/c postale
da parte di Enti e di privati (familiari degli alunni compresi) al
bilancio dell’Istituto stesso, vincolati all'utilizzo per tale
attività e per determinate classi o sezioni.
Il
Consiglio sovvenziona la partecipazione alle attività
scolastiche esterne di quegli alunni, comunque segnalati, di cui
riconosca lo stato di impossibilità o di grave disagio a
sostenere la spesa per la quota sopra descritta.
Appositi
stanziamenti saranno iscritti al bilancio dell’istituto a
copertura degli impegni di cui ai precedenti punti.
Ove
il viaggio di istruzione o educativo venga gratuitamente offerto da
terzi ( persone giuridiche o persone fisiche) non essendoci gestione
di fondi dell’Istituto fuori del bilancio dell’Istituto,
le competenze degli organi scolastici sono limitate
all'organizzazione e alla verifica delle condizioni di legge ed
amministrative relative alla congruità didattico educativa
dell'attività didattica esterna ed alla sicurezza per i
partecipanti alla stessa.
ART.
30 - CRITERI PER LA RICHIESTA DEI CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE A
VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le
famiglie che si trovano in grave difficoltà economica possono
avanzare istanza, al dirigente, per chiedere un contributo totale o
parziale. Le istanze possono essere accettate se queste sono
certificate da uno dei seguenti documenti:
a)
certificato ISEE;
b)
dichiarazione di essere iscritti all’Ufficio per la Massima
Occupazione di entrambi i genitori;
L’alunno
che ripete l’anno non ha diritto al contributo.
Il
contributo totale può essere richiesto una sola volta
nell’arco dei tre anni salvo casi eccezionali.
ART.
31 - DISTRIBUZIONE DEL REGOLAMENTO
1.
affissione
all’Albo;
2.
pubblicazione
sul sito della scuola;
3.
copia
cartacea, all’atto dell’iscrizione, degli estratti del
regolamento attinenti alle famiglie e agli alunni;
4.
copia
cartacea, da inserire nel registro personale dei docenti,
dell’estratto attinente agli insegnanti;
5.
copia
cartacea dell’estratto del regolamento al personale ATA per
quanto di loro competenza.
ART.
32 - NORME FINALI
Ogni cambiamento al presente
documento dovrà essere approvato dal Consiglio di Istituto.
Fanno parte integrante del presente
regolamento le tabelle dei diritti e dei doveri degli alunni, dei
genitori e dei docenti.
REGOLAMENTO
DISCIPLINARE
Art.1 (Mancanze
disciplinari) Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento
corretto verso tutti i soggetti che operano nella scuola, nel
rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i
regolamenti dell’istituto, la cui violazione è
sanzionata secondo le norme del presente regolamento.
Costituiranno
comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od
operino discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose,
morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e
sesso.
Verranno considerati
particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o
psicologica nei confronti delle persone, indipendentemente dai
profili di responsabilità civile o penale che eventualmente ne
conseguano.
Gli studenti sono
tenuti ad utilizzare correttamente le strutture e i sussidi
didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola: è pertanto loro dovere osservare le disposizioni
organizzative e di sicurezza in vigore nell’istituto.
Gli studenti sono
tenuti ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati all’ambiente
scolastico.
Art.2 (Responsabilità
disciplinare). La responsabilità disciplinare è
personale: le sanzioni disciplinari non influiscono sulla valutazione
di profitto.
Ogni studente può
essere richiamato oralmente ai doveri di correttezza e rispetto da
parte di un qualsiasi adulto in attività di servizio presso
l'Istituto.
La segnalazione di
comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può
provenire da tutte le componenti della comunità scolastica e
dagli adulti che svolgano attività a qualsiasi titolo
all’interno dell’istituto.
Art.3 (Sanzioni
disciplinari). Le sanzioni disciplinari sono l’ammonizione e la
sospensione dalle lezioni: esse sono attribuite tenendo conto della
situazione personale dello studente.
Le sanzioni
disciplinari sono irrogate per iscritto o oralmente, per quanto
riguarda la sola ammonizione orale, sono sempre adeguatamente
motivate, e vengono notificate allo studente interessato.
I provvedimenti di
sospensione e ammonizione scritta sono comunicati alle famiglie degli
studenti interessati.
A titolo puramente
esemplificativo si allegano in parte integrante al presente
regolamento la tabella A, che si riferisce a possibili ipotesi di
infrazioni disciplinari non gravi e gravi: qualsiasi comportamento
che comunque violi i regolamenti potrà in ogni caso essere
preso in considerazione ai fini disciplinari.
Art.4 (Ammonizione).
L’ammonizione è il provvedimento disciplinare più
lieve, ed è irrogata dal capo d’istituto, in accordo col
docente coordinatore del consiglio della classe nella quale è
inserito lo studente.
L’ammonizione è
data in forma orale, previa rapida istruttoria sui fatti oggetto del
provvedimento.
Art.5 (Sospensione).
La sospensione si applica in caso di gravi o reiterate mancanze
disciplinari, per un periodo non superiore a quindici giorni:
l’irrogazione della sospensione è di competenza del
dirigente scolastico, su delibera del Consiglio di Classe.
Il procedimento di
sospensione ha inizio con la convocazione, da parte del dirigente,
dell’organo di disciplina.
Il provvedimento
disciplinare verrà comunicato alla famiglia dell’alunno
per iscritto.
Art.6 (Conversione
delle sanzioni). L’organo che commina la sanzione offre sempre
la possibilità di convertirla in attività a favore
della comunità scolastica, liberamente individuate nello
stesso provvedimento sanzionatorio in modo proporzionale alla
mancanza disciplinare.
Queste attività,
che possono svolgersi contemporaneamente alle ore di lezione, possono
consistere, a titolo esemplificativo, in piccola manutenzione,
sistemazione di spazi, o pulizie.
La conversione della
sospensione comporta la possibilità per lo studente di evitare
l'allontanamento dalla comunità scolastica.
Art.7
(Procedura per i procedimenti disciplinari)
a) II
Procedimento disciplinare inizia con la comunicazione alla famiglia
dell'avvio della procedura così da consentire
alla famiglia dell’alunno di esporre le proprie ragioni.
b) Trascorso
il tempo indicato nella comunicazione, il dirigente porta il caso
all’attenzione del primo Consiglio di classe o lo convoca
d’urgenza.
c) E' ammesso reclamo da parte dei genitori
o dei tutori nei confronti delle decisioni
assunte all'Organo di Garanzia
dell'Istituzione.
d) Ai sensi dell’art. art. 5 comma 2
del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 l’organo di garanzia
dell’I.C. è così costituito: 2 docenti e due
genitori del Consiglio d’Istituto che durano in carica per
tutto il tempo del loro mandato.
Art.8 -
Non può essere irrogata alcuna sanzione disciplinare senza che
prima lo studente interessato sia stato invitato ad esporre le
proprie ragioni.
Art.9
- Il regolamento e ogni sua modifica entrano in vigore dal momento
della loro affissione all’albo della scuola. La scuola si
impegna a far conoscere ogni sua modifica attraverso la pubblicazione
nel sito della scuola e dandone comunicazione scritta alle famiglie.
TABELLA
A
Esempi
di sanzioni disciplinari da applicare in caso di violazioni del
Regolamento di Disciplina o altro tipo di
mancanza negligenza o reato
VIOLAZIONE
|
SANZIONE
|
ORGANO
COMPETENTE
|
a)
Mancanza ai doveri scolastici.
Venire
a scuola senza materiale; non eseguire i compiti assegnati;
rifiutarsi di eseguire il compito in classe, creare confusione,
ecc.
|
In
presenza di trasgressioni i docenti procedono ad un richiamo
verbale e qualora il comportamento sia reiterato provvedono ad
avvisare le famiglie.
|
Docenti
della classe
|
b)
Presentazione di materiale non attinente alle attività
scolastiche (per es. giochi, giornalini, game-boy, carte, ecc.)
|
Ritiro,
temporaneo, del materiale ed ammonizione prima verbale e poi
scritta sul registro e sul diario dell'alunno perché la
famiglia sia informata.
|
Docenti
della classe
|
c)
Danni, volontari, a materiale scolastico altrui o della
collettività, a locali, arredi, attrezzature, a spazi
interni ed esterni, al patrimonio della scuola
|
Comunicazione
scritta ai genitori. Riparazione e/o recupero del danno arrecato o
sospensione da 1 a 5 giorni
|
Dirigente
Scolastico
In
caso di sospensione: Dirigente Scolastico su proposta dei docenti
della classe
|
d)
Gravi azioni che incidono sul regolare andamento delle attività
didattiche
|
Sospensione
dalle lezioni da 1 a 5 giorni
|
Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti della classe
|
e)
Offesa alle persone, alle istituzioni, alle credenze religiose ed
al patrimonio culturale di ciascun individuo
|
Sospensione
dalle lezioni da 1 a 5 giorni
|
Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti della classe
|
f)
Accensione e utilizzo di telefoni cellulari da parte degli alunni
all’interno dell’edificio scolastico e durante le
visite guidate.
|
Ai
trasgressori sarà ritirato il cellulare e riconsegnato, dal
dirigente, ad uno dei genitori. Dell’accaduto sarà
presa nota sul registro di classe.
Qualora
il fatto dovesse ripetersi il Consiglio di classe o interclasse
potrà infliggere una sospensione dalle lezioni o
altra adeguata sanzione da 1 a 5 giorni.
|
Docenti
della classe
Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti della classe
|
g)
Uso del telefonino a scuola o durante le gite per riprendere
persone, inconsapevoli, mediante foto o video per farne un
utilizzo illegale
|
Sospensione
da 1 a 5 giorni. Il dirigente sporgerà denuncia alle
autorità giudiziarie.
|
Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti della classe
Dirigente
Scolastico
|
h)
Offese, oltraggio al personale della scuola, ai compagni ed alle
compagne
|
Sospensione
dalle lezioni da 1 a 5 giorni
|
Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti della classe
|
)
Se l’alunno, dopo una sospensione fino a 5 giorni, dovesse
trasgredire ancora le regole previste ai punti: c), d), e), f),
g), h) potrà essere sospeso dalle lezioni fino a 15 giorni.
|
|
Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti della classe
|
LA
CARTA DEGLI ALUNNI
DIRITTI
|
DOVERI
|
1) Tutti gli
alunni hanno il diritto di essere rispettati come persona dagli
adulti che si occupano di loro. Essi hanno il diritto di
comprendere eventuali rimproveri che sono loro diretti per
correggere comportamenti inadeguati e non per mettere in
discussione il loro valore di persona.
|
1) Gli alunni
hanno il dovere di salutare educatamente e rispettare tutti gli
adulti, insegnanti ed operatori, che si occupano della loro
educazione evitando anche l’aggressività verbale.
|
2) Tutti gli
alunni hanno il diritto di crescere e di sviluppare la propria
persona in autonomia e stima di sé.
|
2) Gli alunni
hanno il dovere di eseguire le indicazioni fornite dall’insegnante
attraverso un corretto comportamento e impegno scolastico.
|
3) Tutti gli
alunni hanno il diritto di apprendere secondo le proprie capacità
e potenzialità.
|
3) Gli alunni si
devono applicare con un impegno costante ed assiduo e rispettare
l’orario stabilito dalla scuola e frequentarla
regolarmente.
|
4) Gli alunni
hanno il diritto di usufruire degli spazi scolastici e di
trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti e sicuri.
|
4) Gli alunni
hanno il dovere di rispettare gli spazi, le attrezzature, gli
arredi a loro dedicati con un comportamento corretto e rispettoso
delle strutture presenti, della condivisione comune e dei diritti
degli altri.
|
5) Gli alunni
hanno diritto ad una pausa di ricreazione nei tempi stabiliti dai
singoli plessi.
|
5) Gli
alunni hanno il dovere di rispettare le regole che sono ispirate
dalla convivenza civile.
|
6) Ogni alunno ha
il diritto di manifestare le proprie idee e opinioni rispettando
le regole di convivenza civile.
|
6) Ogni alunno ha
il dovere di rispettare le opinioni degli altri anche se non
condivise.
|
7) Gli alunni
hanno il diritto di essere seguiti durante il loro apprendimento,
rispettati nelle proprie capacità e potenzialità
ricevendo l’aiuto necessario per conseguire il successo
formativo.
|
7) Gli alunni
hanno il dovere di eseguire i compiti assegnati a casa, di
rispettare i tempi dei compagni durante le attività
scolastiche e di aiutarli in caso di difficoltà.
|
8) Ogni alunno ha
diritto di conoscere la valutazione del proprio lavoro svolto in
rapporto al percorso didattico compiuto.
|
8) Ogni alunno ha
il dovere di impegnarsi per ottenere risultati adeguati alle
proprie capacità.
|
LA
CARTA DEI GENITORI
DIRITTI
|
DOVERI
|
1) I genitori
hanno il diritto che i loro figli siano educati senza
discriminazioni basate sul colore della pelle, sull’origine
etnica, sulla nazionalità, sul sesso, sulle condizioni
socio-economiche e su eventuali disabilità.
|
1) I genitori
hanno il dovere di richiamare i propri figli al rispetto delle
regole di convivenza civile.
|
2) I genitori
hanno il diritto di vedere riconosciuto ai loro figli pieno
accesso al sistema educativo in base alle loro necessità,
alle loro capacità ed ai loro meriti.
|
2) I genitori
hanno il dovere di impegnarsi personalmente collaborando con la
scuola nel processo educativo e didattico dei propri figli,
rispondendo personalmente di eventuali danni provocati dagli
stessi.
|
3) I genitori
hanno il diritto di avere colloqui, regolarmente programmati, con
gli insegnanti durante l’orario di ricevimento.
|
3) I genitori
hanno il dovere di interessarsi in modo attento e coinvolgente
alla vita scolastica. Hanno il dovere di partecipare alle riunioni
e/o colloqui fissati per informarli sull’andamento
dell’attività didattica. Hanno il dovere di
attenersi, nel comunicare con gli insegnanti , ai colloqui
fissati.
|
4) I genitori
hanno il diritto di essere informati sul processo di apprendimento
del proprio figlio.
|
4) I genitori
hanno il dovere di rendere autonomo e responsabile il proprio
figlio anche nell’organizzazione dei libri e del corredo
scolastico evitando la consegna durante le lezioni del materiale
dimenticato e, per motivi di sicurezza, di ritornare a scuola in
orario extrascolastico.
|
5) I genitori
hanno il diritto di veder salvaguardati la salute del proprio
figlio e il completo utilizzo del tempo scuola.
|
5) I genitori
hanno il dovere di controllare che i figli arrivino a scuola in
orario.
I
genitori hanno il dovere di informare tempestivamente gli
insegnanti in caso di malattie infettive, pediculosi, intolleranze
ed allergie.
|
6) I genitori
hanno il diritto di conoscere, attraverso circolari o
comunicazioni scritte, tutte le informazioni legate alla vita
scolastica.
|
6) I genitori
hanno il dovere di controllare, quotidianamente, il diario, il
quaderno degli avvisi o il libretto scuola/famiglia e firmare le
comunicazioni.
|
LA
CARTA DEGLI INSEGNANTI
DIRITTI
|
DOVERI
|
1) I docenti
hanno il diritto di chiedere agli alunni la giustificazione delle
assenze e dei ritardi.
|
1) I docenti hanno
il dovere di informare i genitori sul comportamento, sul profitto
e sulle assenze degli scolari.
|
2) I docenti
hanno il diritto di conoscere informazioni sullo stato di salute
avendone riguardo durante particolari momenti scolastici (dieta
alimentare, allergie…) rispettando la legge sulla
Privacy.
|
2) I docenti hanno
il dovere di assistere gli alunni in ogni momento della giornata
scolastica, anche nei momenti di intervallo.
|
3) I docenti
hanno il diritto di richiedere informazioni sul Curriculum
scolastico.
|
3) I docenti hanno
il dovere di cooperare con i diversi ordini di scuola affinché
sia garantita la continuità scolastica dell’alunno.
|
4) I docenti
hanno il diritto di attuare opportune strategie per correggere e
contenere comportamenti irriguardosi degli alunni.
|
4) I docenti hanno
il dovere di attuare opportune strategie per correggere e
contenere comportamenti inadeguati.
|